A disposizione su App Store v’è Onion Browser, un’applicazione di navigazione Web per i dispositivi con cuore iOS pensata per rendere la navigazione anonima e cifrata tramite la rete Tor. Il successo raccolto dall’app ha calaitato le attenzioni sul prodotto: ciò che si propone è uno strumento atto a proteggere la connessione da abusi, censure e occhi indiscreti.
Onion Browser funziona nascondendo l’IP reale del dispositivo iOS dell’utente e può cambiare quello virtuale utilizzato al momento mediante un semplice tocco al display di iPhone e iPad; tra le funzionalità maggiori, spiccano la cifratura delle comunicazioni in uscita contro i tentativi di snooping, il bypass dei firewall aziendali e l’accesso ai siti Web contraddistinti dal suffisso .onion e navigabili esclusivamente all’interno del network di Tor. Inoltre, offre la possibilità di bloccare i cookie e di camuffare l’user-agent del device iOS che si sta usando.
Sottolinea Geek che «il network Tor Onion router consiste essenzialmente in una serie di tunnel virtuali nei quali rimbalza la tua connessione prima di raggiungere la destinazione. Sebbene una connessione attraverso Tor risulti più lenta di una priva di tunnel, ha il pregio di rendere quasi impossibile il monitoraggio della tua attività online. È quanto di più prossimo all’anonimato online esista». Di fatto, il browser Onion ricorda un po’ Orbit per Android, software costruiti per coprire le proprie tracce. L’anonimato ha un prezzo: il software in questione è infatti acquistabile con un esborso economico di 0,79 euro, e parte del ricavato delle vendite – il 10%, per la precisione – servirà per finanziare il progetto Tor e la Electronic Frontier Foundation.
Mike Tigas, l’autore dell’app per iOS, avverte comunque che navigare in Rete tramite tale browser è “significativamente più lento” rispetto a un concorrente che non usa strumenti di crittazione per garantire l’anonimato. Potrebbe però far comodo a tutti coloro che hanno a cuore la protezione delle proprie attività: «le persone usano Tor per evitare che i siti Web traccino loro e i propri familiari, per collegarsi a siti informativi, messaggistica istantanea o altro se il loro provider blocca tali servizi. Tor si usa anche per comunicazioni delicate: chat e forum per vittime di stupro e di tortura, o malati. I giornalisti usano invece Tor per comunicare in via confidenziale con i propri informatori o con i dissidenti».